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Comune di Paliano
Su di un colle (475mt s.l.m), alle pendici dei Monti Prenestini ed Ernici, in posizione strategicamente dominante sulla Valle del Sacco, sorge Paliano, circondato da un verdeggiante paesaggio collinare, solcato da diversi corsi d'acqua affluenti del fiume Sacco, e ricoperto in parte da boschi di quercia, uliveti e vigne. La sua esistenza è documentata a partire dal 1085 ma numerosi ritrovamenti archeologici attestano la presenza dell’uomo fin dalla preistoria. Entrata ben presto a far parte dei possedimenti pontifici, divenne in seguito feudo dei Colonna. Nel 1838 il principe Aspreno Colonna la donò a papa Gregorio XVI, che adibì a carcere politico il castello locale. La potente famiglia dei Colonna ha lasciato importanti testimonianze architettoniche del suo lungo governo: il palazzo baronale; la collegiata di Sant’Andrea, che ospita i monumenti funebri di numerosi esponenti dell’illustre famiglia e opere di Sebastiano Conca e del Bernini; il forte medievale, rimaneggiato nel Cinquecento, in cui è custodito un affresco allusivo alla battaglia di Lepanto, con il trionfo di Marcantonio Colonna. Il centro storico, sovrastato dalla massiccia fortezza, conserva ancora le mura difensive medievali, con due porte d’accesso. Nel territorio comunale si trovano inoltre una catacomba cristiana (località San Quirico) e la settecentesca chiesa di Santa Maria di Pugliano.
Monumenti dentro le mura
- Collegiata di Sant'Andrea: Filippo I Colonna fa costruire il Palazzo Colonna di Paliano intorno al 1623 accanto alla Collegiata di S. Andrea, la chiesa principale del paese, dove già si trovava la cappella di famiglia con le tombe di alcuni tra i principali esponenti Colonnesi.
- Fortezza: sorge su un colle tufaceo fortificato già in tempi antichi. Nel periodo compreso tra il 1554 e il 1559, Marcantonio Colonna avvia una serie di lavori di adeguamento della rocca di Paliano, organizzando intorno alla torre: baluardi idonei alle artiglierie, fossati, mura, ponti levatoi e terrapieni. Una volta concluse le strutture principali, per volontà di Marcantonio Colonna tornato vincitore dalla Battaglia di Lepanto, alcuni ambienti interni del nuovo edificio fortificato furono decorati con un ciclo di affreschi che raffigurano: il trionfale ingresso di Marcantonio a Roma dopo l'impresa e il Palazzo Rospigliosi (feudo della famiglia Colonna) con accanto due stemmi, la colonna della famiglia dominante e lo stemma degli Orsini. Merito di tale progetto fu del senese Tiburzio Spannocchi, nella veste di direttore pittorico, insieme a Paolo Veneziano da Tagliacozzo. Nel 1844, la fortezza fu donata dai Colonna a Papa Gregorio XVI e fu adibita, dopo lavori di adattamento, a casa penale. Alla fine degli anni ’70, è stata trasformata in un carcere di massima sicurezza e per questo sono state eseguite nuove opere adatte a tale funzione come l'innalzamento di alte pareti in cemento armato e nuovi edifici nelle corti interne. Tutto ciò ha fortemente alterato l’architettura originaria. Nel 2017, Papa Francesco ha visitato il carcere per il rito della lavanda dei piedi a dodici detenuti.
- Palazzo Colonna: Filippo I Colonna (1578-1639) fa costruire il Palazzo Colonna di Paliano intorno al 1623 accanto alla Collegiata di S. Andrea, la chiesa principale del paese, dove già si trovava la cappella di famiglia con le tombe di alcuni tra i principali esponenti Colonnesi.
- Le Mura Castellane: circondano il borgo per un perimetro di circa tre chilometri. Lungo le mura si aprono tre porte di accesso, Porta Romana, Porta Napoletana e Porta Furba.
- Chiesa di Sant’Anna: edificata nel Settecento come ampliamento di una chiesa preesistente, conosciuta come Santa Maria della Neve e poi Santa Maria della Frusta, era la sede della Confraternita del Gonfalone, che gestiva l’annesso ospedale. Nel 1772 vi fu costituita la Congregazione delle Pie Consorelle di Sant’Anna, da cui prese il nome.
Monumenti fuori le mura
- Palestra comunale: realizzata negli anni '70 su progetto di Massimiliano Fuksas, è l'opera che per la prima volta gli valse l'attenzione internazionale con la pubblicazione sulla nota rivista francese Architecture d'Aujourd'hui
- Casa dove alloggiò Santa Maria Goretti: Santa Maria Goretti prima di arrivare a Le Ferriere, si era fermata in località Colle Gianturco (Paliano) con i genitori in cerca di lavoro. Era l'ottobre 1896. Vi rimase fino a febbraio 1899. Paliano non fu una semplice parentesi passeggera, che passò senza lasciare tracce, ma costituì una tappa fondamentale nella formazione di Maria: la sua vera scuola di vita e di vita cristiana.
- La Selva: area verde di quasi cinque ettari con boschi, vigne, prati e laghi artificiali. Nata nel 1974 come riserva naturalistica per volontà del principe Antonello Ruffo di Calabria, ha ospitato fini agli anni ’90 oltre duecento specie di uccelli provenienti da tutto il mondo, alcune rare o in via di estinzione.
- Il Castello di Zancati: è citato per la prima volta in un atto di donazione del 1233. Fu la proprietà dei Conti di Segni, degli Annibaldi di Anagni, e poi, sul finire del Quattrocento, dei Colonna. Ebbe grande rilevanza nel medioevo, tanto che alcuni storici ipotizzano abbia dato i natali a papa Innocenzo III, al secolo Lotario dei Conti di Segni. In una grotta scavata nel tufo fu rinvenuto l’8 settembre del 1630 l’affresco della Madonna con bambino.
- Il Convento dei Padri Passionisti: fu costruito nel 1755 e consacrato da San Paolo della Croce, il fondatore dell’Ordine. Per oltre un secolo è stato il noviziato storico dell’Istituito. Ospita una biblioteca che conserva antichi manuali di medicina, incunaboli e testi liturgici.
- La Chiesa di San Pietro: consacrata nel 1619, la chiesa e l’annesso monastero mutuano il nome da un’antica comunità cistercense, attiva tra il Trecento e il Cinquecento. Passata ai Francescani tra il 1582 e il 1585, fu gestita dai Cappuccini fino al 1981. All’interno conserva due pale d’altare: un Cristo crocifisso di un ignoto del Seicento e La Madonna che appare ai SS. Pietro, Barbara e Francesco di Stefano Pozzi.
Gli eventi
- Vino in festa: la manifestazione di luglio che inaugura l’Estate Palianese, promossa dal Comune per valorizzare la storia del vino Cesanese e le antiche tradizioni del popolo di Paliano: spettacoli del folklore contadino, stand di artigianato e prodotti tipici locali, con percorsi enogastronomici allestiti all’interno del centro storico.
- Il Palio dell’Assunta: istituito col Corteo storico alla fine del 1997 e fulcro dell’Estate Palianese, si svolge il 15 agosto e trae la sua origine della concessione degli Statuta Terrae Paliani (1531), la prima testimonianza di organizzazione giurdico-legale della comunità di Paliano. La tradizione orale riferisce di una sorta di palio, corrida o corsa di bufali, che si svolgeva sotto le mura castellane fino ai primi anni del Novecento: un’usanza forse introdotta dai militari spagnoli, la cui presenza a Paliano, come rinforzo al presidio militare del Forte, è accertata negli anni 1564-65. Da documenti d’archivio è noto che nel 1877 la giunta municipale stanziò 50 lire per la corsa di cavalli nel giorno di Ferragosto, così come si fa menzione di corse di uomini e ragazzi a torso nudo, in seguito proibite dai canonici di Sant’Andrea perché considerate “alquanto scandalose”. Oggi il Palio dell’Assunta è un drappo dipinto che i contradaioli si contendono nella Giostra del Turco: una competizione ippica in cu cavalieri armati di pugnale devono sfilare in corsa il maggior numero di anelli del “Turco”, un fantoccio a molla che rappresenta simbolicamente il nemico sconfitto a Lepanto.
- Il Corteo Storico: il tema ispiratore del Corteo storico è il trionfo di Marcantonio Colonna dopo la vittoria di Lepanto (1571), celebrato nel coevo ciclo pittorico che adorna le pareti della sala del Capitano, all’interno della Fortezza, e riadattato nello scenario di Paliano. I costumi riproducono con scrupolosa fedeltà filologica gli abiti tramandati dai dipinti e dai trattati di moda della seconda metà del Cinquecento. Tra i figuranti spiccano il principe Marcantonio Colonna e le cariche pubbliche del tempo.
- La festa di Sant’Andrea Apostolo: la festa del 30 novembre in onore di Sant’Andrea Apostolo, patrono di Paliano, in occasione della quale si organizza una grande fiera storica lungo le mura che delimitano il borgo.
Informazioni e Contatti
Comune di Paliano
Piazza XVII Martiri, 1
03018 Paliano (FR)
protocollo.paliano@actalispec.it
Giorni e Orari di Apertura
Martedì: 09.00 - 17.00
Mercoledì: 09.00 - 17.00
Giovedì: 09.00 - 17.00
Venerdì: 09.00 - 17.00
Sabato: 09.00 - 17.00