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1 Gennaio 2022Tivoli
11 Settembre 2022La rotta del vino
Attorno allo Scalambra si aprono i territori del Cesanese come se fossero un trifoglio, suolo ed esposizione completamente diversi che donano al vino diversi aromi e profumi. Un vitigno unico quello del Cesanese DOCG, già dal suo grappolo cosi disegnato da sembrare un’ala d’angelo, dagli acini piccoli e rotondi rosso rubino. I vigneti, ordinati divisi in piccoli appezzamenti sparsi sul territorio, fanno si che le aziende abbiano varie cru e possano quindi produrre varie etichette. Diventa quindi una scoperta infinita visitare una cantina, dove la varietà dei vini ti stupirà e ti lascerà emozioni uniche sia del palato che degli occhi.
L’esplorazione,
in un weekend
PRIMO GIORNO: Anagni, Paliano
Già dall’autostrada si capisce che Anagni non è solo storia e medioevo per cui è nota nel mondo, circondata com’è di vigneti e di campagna coltivata. Il suo centro storico racchiuso in una cinta muraria di epoca romana si apre pian piano su un borgo medievale che sembra essersi fermato nel tempo. Assaggiare alcuni piatti della cucina locale accompagnati dal fantastico vino Cesanese è una cosa da provare assolutamente. Dopo aver visto i luoghi dei Caetani e sentito storie di Papi, andiamo a visitare la roccaforte dei Colonna, Paliano dove troviamo altre aziende altri sapori ed altre specialità. Vicoli, piazzette e il Forte che la domina lasciano ancor di più senza fiato.
SECONDO GIORNO: Piglio, Serrone, Acuto
Una continua scoperta di aziende agricole che, in maniera evidente, si impegnano molto per portare avanti con professionalità e competenza questa fatica che è la produzione del vino Cesanese. Stiamo parlando di una realtà in continua evoluzione: nuove generazioni, agricoltura 4.0, produzioni biodinamiche, sperimentazioni, e cantine aperte. Da Piglio ad Acuto, passando a Serrone, seguendo la pista ciclopedonale, incontrerete molti vigneti e molte cantine aperte per una degustazione. Una tappa è d’obbligo.